A volte la vita crea delle concidenze davvero uniche.

Qualche settimana fa, se ne andava da questo mondo, un Signore che dal 1961 faceva l’arbitro.

Un arbitro che di fischiate ne ha tirate in tutto il mondo, il suo nome è LUIGI AGNOLIN  (Bassano del Grappa 1943-2018)

Nome illustre nel mondo del calcio, che ha lasciato un segno, per rigore (visto il contesto il termine ci stà), tenacia, obiettività e lealtà.

Qualche decennio prima, era il 1827 moriva un altro Signore che di nome faceva LUDWIG VAN BEETHOVEN  (Bonn 1770 – Vienna 1827) straordinario genio musicale tedesco.

Ai più, l’accostamento di queste due figure, sembra non avere niente in comune, ma un giorno arriva un altro Signore che di nome fa GIANCARLO BROCCI, nato a Gaiole in Chianti, medico ma soprattutto un grande visionario, che chiede un consiglio all’arbitro, ha la necessità di dare il nome ad una strana  “cosa” che sta per organizzare nel cuore della Toscana.

Scopo fondamentale di questa “cosa”, sta nel valorizzare e preservare un circuito di strade bianche che corrono tra la Val d’Orcia e la zona del Brunello di Montalcino.

L’Arbitro (che nel frattempo ha preso la “A” maiuscola per il prestigio) ci pensa qualche istante e con il pensiero va verso al genio musicale tedesco.

Ne esce una “cosa” che diventerà la “mamma di tutte le ciclostoriche”: L’EROICA.

L’Arbitro perentorio, come quando deve fischiare un calcio di rigore, decide che così dovrà chiamarsi, il tutto viene sugellato da un buon bicchiere di Chianti in quel di Gaiole in Chianti, è il 1997.

A dar manforte a questa straordinaria avventura, viene incontro a Giancarlo Brocci, un personaggio rimasto nel cuori di molti: LUCIANO BERRUTI  (Cosseria 1943-2017),  interprete de L’EROICA, che trasmettendo la sua infinta passione per il “ciclismo d’altri tempi” contribuirà a far diventare la manifestazione un evento unico in tutto il mondo. Il grande Berruti “padre” del “Museo della bicicletta di Cosseria”, nel Savonese, ci lascerà nell’agosto 2017, mentre in sella alla sua bici, affrontava la provinciale 15 tra Bormida e Melogno. Erano le strade di casa, erano i percorsi su cui coltivava una passione che l’aveva stregato già da giovane, quando collezionava e restaurava bici e materiale d’epoca legato al ciclismo.

Da quel giorno la “Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore Op. 55, detta Eroica”, non sarà più solamente una sinfonia, ma anche la manifestazione ciclostorica più famosa del mondo.

Anche la più fervida fantasia non sarebbe mai riuscita nel mettere assieme Beethoven, Agnolin, la Toscana, le strade bianche,  un medico visionario, ma soprattutto le oltre 7.000 persone che ogni anno alla prima domenica di Ottobre, si trovano per pedalare su e giù per quello straordinario saliscendi delle colline toscane attorno a Gaiole in Chianti.

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PS: un particolare grazie va a PAOLO FRANCESCO TOSI per l’immagine di copertina, scattata durante L’EROICA 2018 dell’ottobre scorso.

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