Un grandissimo spot per l’Italia, per il Veneto compresa la nostra Bassano del Grappa … bike hotel compresi!

Domenica 25 ottobre, è terminato il Giro d’Italia numero 103, ha vinto l’inglese Tao Geoghegan Hart che ha preceduto l’australiano Jai Hindley e l’olandese Wilco Kelderman.

Il finale sembrava essere stato scritto da Agatha Christie. I continui colpi di scena hanno trasformato la corsa “rosa” in un “giallo”.

L’evento sportivo è stato organizzato fuori dalla classica stagione primaverile, e se qualcuno pensava che potesse andare tutto a rotoli è stato deluso. Al di là delle performance sportive dei ciclisti, che hanno stupito dal primo all’ultimo giorno … ad esclusione di uno, ma quella è un’altra storia …, la Rai ha confezionato uno straordinario spot pubblicitario.

È stato uno spot lungo tre settimane, dove il mix di colori e di paesaggi mozzafiato hanno raccontato una Italia ancora più bella.

Nelle grandi aziende, si dice che dopo il successo di uno spot pubblicitario giunge il momento di “capitalizzare”, e siccome prima o poi questo pessimo momento passerà, dobbiamo farci trovare pronti per il grande flusso turistico.

Il “long-spot” delle 3 settimana del Giro d’Italia, è stato visto da oltre 190 paesi, attraverso 22 network televisivi di cui oltre 15 in diretta.

Il Veneto ha ospitato 3 straordinari momenti come l’arrivo a Monselice, la cronometro ConeglianoValdobbiadene e la partenza da Bassano del Grappa per Madonna di Campiglio.

Arriveranno dei nuovi cicloturisti! E saremo pronti per quando arriveranno?

La continua e crescente tendenza del cicloturismo porterà nei prossimi mesi una “onda lunga” di cicloturisti che dopo aver apprezzato in TV il nostro “Bel Paese”, li porterà a pedalare sulle nostre strade per apprezzare dal vivo paesaggi, città, borghi e strade.

Dante Alighieri, nell’Inferno canto XXXIII al verso 80, descrive l’Italia come il bel paese dove ‘l sì suona, oggi possiamo dire anche il bel paese dove ‘l sì pedala! DanteAlighieri

Perché vuoi la situazione, vuoi il particolare momento, gli italiani si sono avvicinati alla bicicletta con grande slancio.

Ma quando arriveranno le strutture ricettive saranno pronte? Chiederanno cose che un “turista classico” non chiederà mai, chiederanno la chiave da 13 e non della camera 13, un “gonfia e ripara”, o una camera d’aria e non una camera da letto …

Il futuro del cicloturismo italiano è una prateria dove c’è spazio per tutti, una specie di “far west”, dove la struttura ricettiva che sarà in grado di proporre la propria anima “bike friendly” in modo professionale, potrà conquistare nuove fette di mercato, ed in un momento economico come quello che stiamo vivendo sarebbe un peccato non cogliere l’occasione.

  by Bike Adv

Si ringrazia Poci’s Pixel Management per il prezioso contributo fotografico.

 

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